Claudio Fava e la corsa verso Palazzo d’Orleans

Claudio Fava e la corsa verso Palazzo d’Orleans: “I nostri avversari si fanno del male da soli, Renzi preoccupato dalla mia candidatura” —>>> http://palermo.blogsicilia.it/claudio-fava-e-la-corsa-verso-palazzo-dorleans-i-nostri-avversari-si-fanno-del-male-da-soli-renzi-preoccupato-dalla-mia-candidatura/409766/

Pubblicato da BlogSicilia su Venerdì 15 settembre 2017

Da BLOG SICILIA:
Claudio Fava e la corsa verso Palazzo d’Orleans: “I nostri avversari si fanno del male da soli, Renzi preoccupato dalla mia candidatura”

“Basterebbe non far nulla in questa campagna elettorale, i nostri avversari si fanno del male da soli”.
Così il candidato della sinistra alla presidenza della Regione siciliana Claudio Fava in conferenza stampa a Palermo con il leader dei Verdi Angelo Bonelli.
“Basterebbe restare con le mani in mano – dice – penso al rettore Micari che dice di Crocetta che tutto sommato ‘qualche nomina clientelare in campagna elettorale ci sta pure’, una battuta che non è da rettore né da magnifico, non mi sembra adatta soprattutto alla storia recente della Sicilia”.

“Renzi è molto preoccupato – aggiunge Fava – da una parte ci dice che è una candidatura marginale, dall’altra ci dice ‘votateci perché abbiamo bisogno dei vostri voti’. Non si capisce bene se ci disprezza o ci teme”.

“Penso che sia una campagna elettorale – precisa – assolutamente aperta, lo dimostreranno i sondaggi commissionati
che verranno resi noti lunedì”.

E ancora: “Credo che i siciliani siano meno allineati e coperti di come li hanno raccontati gli altri candidati – ha detto – L’idea che i siciliani abbiano già tutti deciso, intruppati come prevedono i vincoli di appartenenza, è un’idea feudale della Sicilia contro la quale ci batteremo in campagna elettorale”.

Fava parla anche del voto disgiunto: “E’una risorsa democratica – dice – anche legittima, scegliendo un candidato presidente partendo da un atto di stima o di fiducia nei suoi confronti. Poi, dipende dal candidato presidente per il quale proponi il voto disgiunto, ovviamente…”.

Poi parla anche della vicenda abusivismo edilizio a Bagheria. “Quello che è successo a Bagheria merita un approfondimento giudiziario – tuona – . Perché arriva da un ragazzo che si candida per aprire come una scatola l’Italia, che vuole trasparenza e poi sana le case di alcuni consiglieri comunali e dei suoi parenti. Si parla di abusivi di necessità? In Sicilia rappresentano una percentuale minima, noi abbiamo in Sicilia un abusivismo di privilegio su questo voglio sapere l’opinione degli altri candidati”.

“Di Maio e Cancelleri sull’abusivismo hanno detto cose inammissibili. È una pessima abitudine della politica italiana dire delle bugie. La casa del sindaco di Bagheria non è stata sanata. Dire che le case dei mafiosi a Bagheria state demolite è falso. Sono state fatte 5 autodemolizioni. Roba che detta in TV fa veramente incavolare”. Così il leader dei Verdi Angelo Bonelli in conferenza stampa insieme a Fava.

“Hanno sparato fino a ieri sul governo di Crocetta per poi decidere che i voti di Crocetta servivano, qual è il senso della coerenza? Che i voti non fanno odore? Come fa Orlando ad essere coalizzato con Crocetta, dopo averlo attaccato per anni?”. dice Fava parlando della coalizione del centrosinistra che sostiene Fabrizio Micari.

“Per cinque anni hanno detto che questa è stata una delle peggiori il legislature – aggiunge – e adesso tutti insieme tacendo e facendo finta di niente trovano parole di straordinaria prudenza. Ma come fate?”.

Fava nel corso dell’incontro ha anche annunciato che lunedì (18 settembre) la sinistra presenterà alla stampa “la campagna a sostegno della sua corsa a Palazzo D’Orleans, la sua immagine, i suoi simboli, le parole e i suoi asset strategici per immaginare un futuro di questa terra. Dobbiamo recuperare il senso e la forza persino rivoluzionaria di alcune parole: bellezza e verità sono due di queste”.

E ancora: “Per fortuna non si deciderà durante la campagna elettorale in Sicilia se Pisapia sarà il leader nazionale della nuova formazione della sinistra. Sono convinto che i leader non si nominino a tavolino ma si costruiscono nell’arena della politica. È la vita che ti indica il leader, non è il conclave dei sottosegretari a deciderlo – dice – se la vicenda politica indicherà in Pisapia il leader di questo schieramento della sinistra sarà perché questi galloni se li è meritati sul campo. Gli faccio i miei auguri, credo che abbia le capacità – ha aggiunto – è stato un buon sindaco a Milano, credo che un leader deve essere capace anche di scegliere sempre”.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento