UNO proteggere tutti. Ora il reddito di emergenza

Cari e cari,
come hanno detto oggi in Parlamento il ministro Speranza, il senatore Vasco Errani e l’onorevole Nico Stumpo siamo a un passaggio decisivo della lotta al Coronavirus. Comincia finalmente a scendere la curva dei contagi, le misure straordinarie che sono state assunte dal governo, estese fino al 13 aprile con il DPCM del 1° aprile, cominciano a dare i primi risultati, ma sarà una lotta di lungo periodo.
Il virus lo sconfigge la scienza, lo sconfigge lo straordinario servizio sanitario nazionale che – pur avendo subito tagli terribili negli ultimi dieci anni – sta reagendo bene con medici, infermieri e personale sanitario in primissima linea, ma lo sconfigge innanzitutto il popolo.
Con i suoi comportamenti, con la sua sobrietà, con la capacità di rispettare le prescrizioni indicate dal Ministero della Salute.
Questo sforzo non sarà vano se, accanto alla capacità di domare l’emergenza sanitaria, saremo capaci di combattere l’emergenza economica, rilanciare le attività produttive, difendere il lavoro, garantire il reddito, governare la transizione ecologica, allargare il welfare e i diritti.
Informativa al Senato della Repubblica del Ministro della Salute Roberto Speranza
Intervento Vasco Errani seduta Senato della Repubblica del 1° aprile 2020
 
Cura Italia rappresenta una prima, importantissima risposta allo shock introdotto dalla crisi pandemica. Cassa integrazione, sostegno al lavoro autonomo e alle partite iva, misure per le imprese che soffrono.
Significativa anche la risposta del Governo insieme ai Comunisull’emergenza alimentare  con i 400 milioni di euro e i 4,3 miliardi per il fondo di solidarietà comunaleper garantire il “piatto a tavola per tutti”.
Occorre respingere la campagna odiosa della Lega che in questo momento sta soffiando sul disagio spargendo veleno rispetto all’esiguità delle risorse ( che non sono ovviamente erga omnes) e a un presunto assistenzialismo nei confronti del Mezzogiorno d’Italia, storicamente più esposto sul terreno del reddito e del lavoro.
Articolo Uno insieme ai gruppi parlamentari di LeU sta lavorando perché le misure sociali vengano estese e siamo rapide ed efficaci.
Lunedì 29 abbiamo tenuto una riunione da remoto con i nostri segretari regionali e di area metropolitana e dei responsabili di dipartimento di Articolo Uno. Hanno introdotto i lavori Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria all’economia, Vasco Errani, membro della commissione Sanità al Senato e Federico Fornaro, capogruppo di LeU alla Camera dei Deputati. Dalla riunione sono emerse alcune indicazioni, innanzitutto sulla fase politica e in merito ai provvedimenti che dovranno essere assunti nel mese di aprile per il rilancio dell’economia e per l’eguaglianza sociale.
1. Pieno sostegno alla battaglia del Governo italiano e del presidente Conte per una svolta in Europa sul terreno economico e sociale. Bisogna chiudere la fase dell’austerità economica per rilanciare investimenti pubblici e garantire la tenuta sociale dell’eurozona. La Bce deve diventare effettivamente prestatrice di ultima istanza, i prestiti devono essere garantiti a tassi bassi e nel lungo periodo, i coronabond non possono essere più un tabù. Per questo riteniamo del tutto inadatti a interpretare questo passaggio strumenti come il Mes.
2. Sostenere la battaglia del ministro Roberto Speranza perché si allarghino le risorse – come è già accaduto nella legge di bilancio e nel decreto Cura Italia – alla sanità pubblica, a partire dalla protezione massima agli operatori in prima linea.
3. Ascoltare il grido di dolore di una larga fascia di popolazione esposta più di altre alla crisi. Introdurre su base temporanea e senza condizionalità un reddito di emergenza universale a bassa soglia di accesso e rapidamente fruibile . Ci sono fasce di lavoro irregolare, di lavoratori a tempo determinato, di precariato diffuso, di colf, di badanti che rischiano di qui a qualche mese di precipitare nel baratro della povertà assoluta. Nessuno deve restare indietro.
4. Misure shock sul piano economico per accelerare l’innesco di liquidità nel tessuto produttivo, senza i vincoli del patto di stabilità e con una triangolazione tra Governo, ABI e Cassa Depositi e Prestiti.
5. Garantire nella manovra di Aprile prossimo un notevole scostamento di bilancio delle finanze pubbliche per rilanciare gli investimenti delle imprese ed evitare che ci siano licenziamenti di massa.
6. E’ importante che gli interventi contro il disagio vadano ancora più in profondità consentendo di affrontare la violenza di genere nelle mura domestiche , un fenomeno che fatica ad emergere ma che ha invece enorme diffusione. Intervenire sul disagio mentale e psicologico causato da questo prolungato periodo di permanenza in casa: moltissimi cittadini si rivolgono ai servizi sociali per ricevere aiuto e faticano ad avere risposte adeguate.

Nel corso dei prossimi giorni saremo impegnati in questa battaglia perché nessuno perda lavoro e reddito e perché da questa crisi possa riemergere un paese meno iniquo e più coeso territorialmente, dentro un’Unione Europea capace finalmente di autoriformarsi.

Prosegue sul nostro sito il dibattito su come affrontare il dopo emergenza. In questi giorni abbiamo pubblicato e vi segnaliamo: 
– l’editoriale di Arturo Scotto: Niente manovre politiche (di destra) sotto l’ombrello di Draghi 
– Non servono soluzioni straordinarie, ma impegno e dedizione straordinari di Simone Bartoli 
– Una rivoluzione possibile: la scoperta dello smart working di Marco Macciantelli 
– “Sentinella, quanto resta nella notte?”. Un tempo da riempire di riflessioni di Gabriele Scaramuzza
– Cara Europa, così metti benzina nel motore dei nazionalismi di Ruben Viti
– Governo e Regione devono collaborare, non sfidarsi. Il caso Campania  diSalvatore Vozza 

Segnaliamo inoltre dalla nostra Rassegna stampa
– l’intervista di Pier Luigi Bersani a Libertà di Piacenza, Questa angoscia sia di lezione, ora aiuti veri ai nostri sanitari 
– l’intervista di Vincenzo Visco alla Dire, Il Mes non è utile, adesso serve l’helicopter money 
– l’intervento di Antonio Panzeri e Maria Arena su Huffington Post, Troppi paesi stanno comprimendo i diritti, l’Ue svolga il suo ruolo 
– l’intervista di Maria Cecilia Guerra ad Avvenire, Nessuno deve restare indietro, intervento di emergenza per tutti

Fraterni saluti
Articolo Uno

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